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VILLAINS - la redenzione

In un Mondo che difficilmente regala seconde opportunità ALEA O.D.S. tramite CIAK ENTERTAINMENT propone uno spettacolo di danze orientali, danze scenografiche e contaminazioni, incentrato sulla redenzione dei VILLAINS, i cattivi.

Una storia ispirata ai villani più conosciuti che ritornano sulla scena incontrando questa volta un personaggio buono diverso da quello che gli era stato proposto nella favola originale.

Ognuno di loro avrà uno spunto di riflessione sul proprio passato e una seconda possibilità.

25 NOVEMBRE 2022

h 20.45

Durata

1h - I parte

1h - II parte

presso: TEATRO MARCELLO MASCHERINI 

Via Divisione Julia, 9, 33082 Azzano Decimo PN

VENERDI'
25 NOVEMBRE 2022

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INTRODUZIONE

ADE, il Dio dell’oltretomba, sguinzaglia i Villani e li fa uscire dal loro luogo di esilio.

Ogni villano ha vissuto la propria favola accecato dalla malvagità, con la conseguenza di essere cacciato, distrutto, annientato.

Nessuno ha mai cercato di comprendere le motivazioni che hanno spinto il villano ad agire con cattiveria e non vi sono mai stati dei “buoni” capaci di instaurare un dialogo di reciproca comprensione.

Trilly avrà il compito di chiamare a rapporto i personaggi buoni di tutte le storie e rimescolarli in modo che la morale che essi hanno imparato dalla propria favola possa essere d’aiuto nella redenzione dei villani.

Il Grillo Parlante, la voce della coscienza, narrerà le vicende tra i personaggi addentrandosi nelle loro più profonde emozioni.

1° MESSA IN SCENA: SFIDUCIA E DIFFIDENZA

MALEFICA

Nella sua favola subisce un torto dagli umani, di cui si fidava ciecamente. Durante la notte le vengono rubate le ali rendendola vulnerabile. Non si fiderà più di nessuno e svilupperà odio verso gli altri, generando un vero e proprio “drago della rabbia”.

RAYA

Nella sua favola subisce un torto da quella che reputava essere la sua migliore amica, divenuta poi la sua più grande rivale.

Questo episodio non scatenò in lei rabbia e sfiducia, ma lottò per difendere le sue ragioni utilizzando il drago come alleato e non come mezzo malvagio.

REDENZIONE

Malefica vedrà Raya come una minaccia e sfodererà il suo “drago della rabbia” come protezione verso la sconosciuta.

Raya ucciderà il drago facendo sopravvivere Malefica che ritroverà la fiducia verso il genere umano.

2° MESSA IN SCENA: FRUSTRAZIONE E VENDETTA

YZMA

Yzma, nonostante sia una grande scienziata, nella sua favola originale viene sempre derisa e i suoi consigli ignorati. Il licenziamento perché reputata inutile ha scatenato in lei una grande voglia di vendetta, tanto da utilizzare le sue pozioni per scopi maligni.

CENERENTOLA

Cenerentola ha sempre dovuto sottostare agli ordini della matrigna e delle sorellastre, soggiogata, sfruttata e umiliata, è riuscita comunque a continuare a credere in sé stessa e nei propri sogni fino a riuscire a realizzarli senza procurare dolore agli altri, nemmeno a chi ne aveva fatto a lei.

REDENZIONE

Yzma, invidiosa di ciò che ha ottenuto dalla sua favola Cenerentola, cercherà di trasformarla in una farfalla per poi ucciderla.  

Cenerentola le farà trasformare in farfalla la sua scarpetta, dimostrandole che se usasse la sua abilità per fare del bene verrebbe acclamata da tutti e la sua professionalità finalmente riconosciuta.

3° MESSA IN SCENA: TIRANNIA

REGINA DI CUORI

La Regina di Cuori incombe nella sua favola tra i suoi sudditi imponendo i suoi voleri e dispensando minacce a tutti coloro che le disobbediscono facendo regnare il terrore.

ESMERALDA

Esmeralda è simbolo di libertà, di lotta per i propri diritti, di difesa del proprio popolo contro la tirannia.

Nella sua favola ha quasi rischiato la morte pur di portare avanti la sua battaglia per l’egualità.

REDENZIONE

La Regina di Cuori si scaglierà contro la Corte dei Miracoli, il popolo gitano, per obbligarli a stare in ordine ed obbedirle. Esmeralda farà insorgere una rivoluzione che metterà fine alla prepotenza della Regina che si sentirà impotente. Esmeralda si avvicinerà a lei con un gesto di pace che addolcirà la Regina e le farà caprie che solo con l’amore si può avere il sostegno degli altri.

4° MESSA IN SCENA: SUPERFICIALITA’

GRIMILDE

Grimilde è sempre stata alla ricerca della perfezione. Ossessionata dall’essere la più bella del Reame, ha fatto di tutto per raggiungere il podio, fino a cercare di eliminare ogni possibile concorrente.

BELLE

Belle è una ragazza di notevole intelligenza grazie al suo amore per i libri, che le hanno fornito un vocabolario forbito, un'immaginazione attiva e una mente aperta. Belle non si preoccupa delle apparenze di lei o di altri ed è in grado di guardare oltre l’aspetto fisico e la prima impressione. È così che riesce a spezzare la maledizione della Bestia: riuscendo a vedere la bellezza interiore e coltivando il sentimento dell’amore.

REDENZIONE

Belle offrirà a Grimilde una rosa in cambio dello specchio magico.

Questo scambio farà sì che la rosa, il più bello dei fiori e simbolo del vero amore che risiede nel cuore, induca Grimilde a guardarsi dentro e a intraprendere la ricerca della bellezza dell’anima.

5° MESSA IN SCENA: POSSESSIVITA’

GOTHEL E RAPERONZOLO

Nella loro favola, Madre Gothel e sua figlia Raperonzolo, sono sempre state in conflitto.

Gothel è una madre apprensiva e schiava della possessività verso la figlia, tanto da volerla rinchiudere e pretendere che non veda mai altre persone al di fuori di lei.

Raperonzolo sviluppa quindi un forte desiderio di evasione e di ribellione, riuscendo a scappare di tanto in tanto.

Questo rapporto viene portato all’estremo, fino a quando Raperonzolo decise di chiedere aiuto a Merida per scappare.

MERIDA

Merida ha avuto un passato burrascoso con la madre.

Sa cosa significa dover sottostare al volere della famiglia, che però presta ascolto del volere della figlia. Anche nel suo caso il rapporto è arrivato all’estremo, tanto che è riuscita a riappacificarsi con la madre solo quando pensava di perderla per sempre ed è stata costretta ad un dialogo che ha ricostruito il loro rapporto.

REDENZIONE

La freccia di Merida, simbolo di unione, colpirà il cuore di Gothel e costringerà Raperonzolo ad intraprendere un dialogo con la madre, fatto di comprensione e amore.

Gothel lascerà libera Raperonzolo che potrà seguire Merida e visitare il Regno.

6° MESSA IN SCENA: PREGIUDIZIO E RAZZISMO

CAPITAN UNCINO E

LE SIRENE

Capitan Uncino è un pirata fuori dal comune. È colto e di origini regali e non perde occasione di far risaltare queste sue caratteristiche che lo fanno sentire superiore a tutti e potente.

Naviga nel mare delle sirene senza indugio, come se fosse suo, incurante di ciò che potrebbero pensare.

Le sirene, creature magnifiche nell’aspetto ma scaltre e diffidenti, guardano con sospetto il Capitano. La loro diffidenza è data dal pregiudizio nel confronto degli umani, reputati arroganti e manipolatori. Proprio per questo decidono di attaccare Capitan Uncino e affogarlo, per non essere più derise e scavalcate.

ARIEL

È una sirena fuori dal comune.

Ariel, a differenza delle sorelle, è curiosa e istintiva tanto da aver peccato di ingenuità nella sua favola originale. Quello che ha imparato, però, è che non sempre ciò che non si conosce è malvagio.

La curiosità e la conoscenza l’hanno portata a riappacificare il mondo delle sirene con quello degli umani.

REDENZIONE

Ariel vedendo Capitan Uncino esanime deciderà di salvarlo dimostrandogli così che le sirene non sono cattive, ma che sanno essere dolci e premurose, necessitano solo di essere rispettate.

Il Capitano sarà per sempre grato ad Ariel e rivaluterà l’essenza delle sirene che ritorneranno ed essere delle creature felici.

7° MESSA IN SCENA: COMPETIZIONE E GELOSIA

CAPITAN UNCINO E

URSULA E MORGANA

Ursula e Morgana sono due sorelle da sempre in conflitto.

Ursula è la sorella maggiore, con i poteri più forti e da sempre invidiata da Morgana che non ha mai potuto sfoggiare i suoi poteri ed essere chiamata la “Regina del Mare”. È per questo che si diverte ad imitare Ursula, alimentando il suo odio.

La loro competizione è progredita tanto da recare danni a tutte le creature marine, prese di mira per dimostrare la loro forza.

ELSA

Elsa, anche lei sorella maggiore e regina di Arendelle, ha fatto del suo rapporto con Anna una forza.

La competizione non le ha mai separate e grazie alla loro forte complicità e sostegno reciproco Elsa ha potuto sconfiggere il male che consumava il suo Regno.

REDENZIONE

Elsa si prenderà carico di eliminare il ghiaccio che Ursula ha usato per congelare Morgana.

Morgana, sapendo di essere stata sconfitta dalla sorella proverà paura e si sottometterà ad Ursula, che vedendo la sorella in difficoltà capirà che non è ciò che vuole.

La abbraccerà e ringrazierà Elsa per aver fatto capire loro che il potere più grande è la complicità e l’amore fraterno.

8°MESSA IN SCENA: CRUDELTA’

CRUDELIA DEMON

Il desiderio spietato di Crudelia del voler per sé qualsiasi cosa, anche a dispetto dello sfruttamento o della vita dei più deboli, l’ha resa insensibile e crudele, una donna senza rispetto della vita altrui e capace di tutto per ottenere ciò che desidera.

POCAHONTAS E I SUOI ANIMALETTI

Pocahontas ama e rispetta la natura. Nella sua favola ha anteposto il rispetto per la natura, la difesa dei deboli e del suo popolo anche all’amore, preferendo rimanere vicina a chi sapeva avrebbe avuto bisogno di lei.

REDENZIONE

È proprio la predisposizione di Pocahontas alla difesa dei deboli che porterà Crudeli alla redenzione.

Pocahontas farà avvicinare tutti gli animaletti, uno per uno, a Crudelia, attirando la sua attenzione e proponendole piano piano dei gesti dolci e di affetto.

Crudelia non riuscirà a resistere e cederà all’amore dei cuccioli, abbracciandoli e riscoprendo il sentimento della tenerezza.

9° MESSA IN SCENA: INGANNO E MANIPOLAZIONE

JAFAR

Jafar è un uomo meschino, abile incantatore e talmente codardo da nascondersi dietro al suo bastone, per far fare a tutti ciò che lui desidera e ottenere tutto senza nemmeno muovere un dito.

BIANCANEVE

Biancaneve è stata vittima proprio di questo tipo di incanto, da parte della Regina cattiva, che invidiosa per la sua bellezza l’ha fatta sprofondare in un sonno che solo il vero amore ha potuto sciogliere. Biancaneve ha imparato come difendersi da questo tipo di villani.

L’incanto non è più una magia che fa effetto su di lei.

REDENZIONE

Biancaneve attirerà l’attenzione di Jafar, e farà finta di cadere nel suo incantesimo. Alla prima distrazione però, gli proporrà la sua mela, quella che l’ha imprigionata nel sonno, e riuscirà ad incantarlo.

10° MESSA IN SCENA: BULLISMO

LADY TREMAIN

La matrigna più spietata delle favole: Lady Tremain.

Una donna che desidera essere al primo posto sempre e comunque, sempre al centro dell’attenzione.

Lei deve sempre primeggiare: nella sua favola originale strappa il vestito di Cenerentola per non farla partecipare al ballo, e ora, dopo l’uscita dall’Ade, ruba il cavaliere alle altre donne pur di avere l’attenzione su di sé.

Gli atteggiamenti di bullismo perpetuati dalla matrigna nascondono in realtà un desiderio di inclusione che non è mai stato soddisfatto, proprio a causa del suo comportamento.

AURORA ED ELENA DI AVALOR

Aurora è una principessa dolce e delicata, felice di aver sconfitto il male nella sua favola, ora si gode il suo “e vissero felici e contenti”.

Elena di Avalor è una principessa con un carattere forte e deciso, una donna regnante che ha a cuore il suo popolo e fa di tutto per difenderlo.

REDENZIONE

Aurora sarà vittima della prepotente matrigna che le strapperà i vestiti replicando il dolore inflitto a Cenerentola.

e si rifugerà nel pianto.

Elena le andrà in suo soccorso, la difenderà la solleverà, portandole un pezzo della sua gonna e mostrandole che l’atteggiamento di bullismo da parte della matrigna non deve minare la sua felicità.

Lady Tremain rimarrà incredula vedendo che il suo dispetto non ha avuto risvolti negativi e si isolerà.

Il grande cuore di Elena le farà includere la matrigna nelle danze, facendole riscoprire la bellezza della comunità e della condivisione della felicità.

11° MESSA IN SCENA: VIOLENZA SULLE DONNE

GASTON, JASMINE

Gaston è un uomo narcisista ed egocentrico, impulsivo, arrogante, superficiale e  mosso da un'estrema gelosia.

Qualcosa nel suo animo ha creato un vortice che ha risucchiato la sua coscienza e che non gli permette di avere la visione esterna di sé stesso.

Non sa come gestire la sua frustrazione e sfoga i suoi impulsi sulla giovane compagna, che manipolata emotivamente ne rimane vittima.

Quando non ottiene più soddisfazione dalla sua compagna si accorge di volere Jasmine, principessa indipendente e con un carattere forte. Lei che inizialmente non si cura di quest’uomo, che la segue e la perseguita, ma che poi decide di affrontare. Questa lotta, purtroppo, la porterà ad avvicinarsi al suo carnefice, che da abile manipolatore riuscirà a renderla sua schiava.

La forte personalità di Jasmine non la aiuterà a scappare e rimarrà vittima di Gaston.

ALADDIN

Aladdin, nella sua favola originale, ha imparato che pazienza, dolcezza, gentilezza, ascolto, rispetto e sincerità sono le basi per una relazione piena di amore.

Andrà da Jasmine e ne conquisterà la fiducia, per poi aiutarla ad affrontare il dolore e a scappare dalla minaccia di Gaston.

Questa storia non ha una redenzione immediata.

La società, rappresentata da tutti i personaggi buoni e i villani ora redenti, condannerà Gaston obbligandolo a seguire un percorso che si rivelerà lungo, tortuoso e del quale non se ne conosce il futuro.

Gaston avrà l’arduo compito di ritrovare sé stesso e poter nuovamente ascoltare la voce della propria coscienza, identificando i suoi errori finora invisibili ai suoi occhi e riconoscendo le vere vittime delle sue azioni.

CONCLUSIONE

 

La Fata Smemorina annuncerà il lieto fine e tramite la sua magia concederà il “vissero tutti felici e contenti” ai personaggi redenti.

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ORGANIZZATORE:                             Ciak Entertainment di Alessandra Segatto

PRODUZIONE:                                    ALEA Oriental Dance Studio

 

Regia:                                                  Alessandra Segatto 

Aiuto regia:                                         Chiara Quarin

Direttore di scena:                              Alessandra Segatto 

Scenografo realizzatore:                    ALEA O.D.S.

Coreografie:                                        Alessandra Segatto in collaborazione con A.S.D. TOP DANCE PORDENONE e Ayman Ali, Chiara Quarin, Eleonora Brugnera,                                                                   Eleonora Pol Muzzin, Saskia Giarretta

Responsabile area artistica:              Amir Asik

Responsabile area allestimenti scenici:    Alessandra Segatto 

Luci:                                                      CLAPS Pordenone

Musiche:                                               Alessandra Segatto in collaborazione con CIAK Entertainment e NESMA MUSIC

Sarta e costumista:                             Alessandra Segatto

 

 

 

 

Corpo di ballo:

 

per ALEA O.D.S.:

Alessandra Segatto                   (Cenerentola, Madre Gothel, Jafar, Jasmine) 

Alessandra De Simoi                 (Regina di cuori, Merida, Crudelia Demon, Lady Tremain)

Eleonora Moretuzzo                  (Grimilde, Elsa, Aurora)

Margherita Berlese                    (Raya, Rapunzel, Ariel, Biancaneve)

Michela Traina                           (Ade, Ursula, Fata Smemorina)

Ylenia Scodellaro                       (Malefica, Belle, Pocahontas, Elena di Avalor)

 

per A.S.D. TOP DANCE PORDENONE:

Alessio Canton e allievi             (coppie danzanti con Lady Tremain)

Chiara Bottos e allievi               (compagna di Gaston, animaletti)

Luca Bottos                                (Gaston)

 

OSPITI:

Ayman Ali                                   (Capitan Uncino, Aladdin)

Chiara Quarin                             (Grillo Parlante)

Progetto “L’Altalena”                  (Corte dei miracoli)

Eleonora Brugnera e allievi       (Yzma, Morgana e aiutanti)

Eleonora Pol Muzzin e allievi     (Esmeralda e gitane, Sirene)

Saskia Giarretta                          (Trilly)

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